Cosa meglio della cucina può aiutare anziani e pazienti affetti da malattie degenerative a recuperare una dimensione di quotidianità che sentono di aver perduto?

In una cornice terapeutica che ambisce alla cura delle persone inserite nella struttura, che inevitabilmente sperimentano un senso di sradicamento fisico e affettivo, dedicarsi alle attività del progetto di cucina e preparare i classici “cavatelli” della tradizione pugliese, ha permesso loro di sperimentare lieti momenti di vita domestica.

Il progetto, che si concluderà con l’elaborazione di un ricettario, ha come fine quello di limitare fenomeni di alienazione e apatia negli ospiti e promuovere la riscoperta del proprio “potenziale”, del “desiderio di fare” in una cornice di gruppo divenuta terreno fertile per relazioni, scambio di opinioni ed emozioni circa l’esperienza vissuta.