Nella RSA di Locorotondo la psicologa e le educatrici, con l’arrivo dell’estate, si sono chieste come avrebbero potuto rendere l’ambiente lavorativo ma soprattutto la residenza dei pazienti più solare e colorata. Molti i pazienti che durante le attività di socializzazione e stimolazione cognitiva facevano emergere ricordi delle estati trascorse a mare ed in campagna, pregne di emozioni e sensazioni positive. E quindi, riprendendo il notissimo proverbio “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”,  perché non assecondare i desideri dei nostri pazienti con la formula “ e se non possiamo andare a mare, il mare viene da noi”? In modo quasi fatalistico, quasi a stravolgere l’ordine naturale delle cose,  è emersa l’idea di riprodurre il mare e tutte le sue forme di vita. Niente di più creativo!!

Jacques Cousteau ha definito gli oceani “il mondo silenzioso” in cui ci sono tanti piccoli organismi, di molteplici e variopinti tipi che raccontano della varietà ed unicità delle storie di malattia e di vita dei nostri pazienti.

Anche i pesci, pur non urlando, provano dolore ed angoscia:  il loro comportamento di per sé è sufficiente a dimostrare la sofferenza che provano quando sono presi all’amo od intrappolati in una rete. Lottano, nel tentativo di scappare, cercando di sopravvivere.

La vita marina non si ferma mai, proprio come succede alla vita di ogni individuo. I pazienti hanno creato le onde con tulle e pennelli che possono rappresentare gli eventi della vita, positivi o negativi, esse passano, si infrangono sulla riva e poi se ne formano sempre di nuove. Il mare è la vita degli esseri umani, le onde gli eventi che la compongono. E’ il tentativo di ogni paziente di ripartire dopo un periodo di malattia, magari con l’”onda” successiva. I pesci, le alghe, i ricci, le conchiglie, i cavallucci marini, realizzati con l’uncinetto ma anche con la carta e con la plastica, rappresentano la varietà umana.

Una varietà che finisce in un cielo dalle tonalità cangianti e sfumate, con qualche nuvola e dei gabbiani che fanno da cornice al “nostro” mare, quello della RSA di Locorotond.